venerdì 5 giugno 2009

Domani provo a offrire a tutti voi il discorso di Barak Obama a Cairo

venerdì 27 marzo 2009

Per una nuova RESISTENZA : Con Gioacchino Genchi 
I sit-in per Gioacchino Genchi - SABATO 28 MARZO 2009

Ascoli Piceno - ore 10,00 presso la Questura, ore 11,30 passeggiata fino a Piazza del Popolo
Bari - dalle 10,30 alle 13,30 - presso Piazza Prefettura in Corso Vittorio Emanuele
Catania - dalle 10,00 alle 15,00 - presso il Tribunale in P.zza G. Verga
Ferrara - dalle 10,30 alle 15,00 - presso la Questura in Corso Ercole I d’Este, 26
Messina - dalle 10 alle 15 - presso la Questura in Via Garibaldi 
Milano - dalle 10,00 alle 15,00 - presso la Questura in Via Fatebenefratelli, 11
Napoli - dalle 10,00 alle 15,00 - presso la Questura
Palermo - dalle 10,00 alle 15,00 - presso la Questura in Piazza Vittoria
Pesaro - dalle 10,00 alle 12,00 - presso la Questura in Via Giordano Bruno
Reggio Calabria - dalle 10,00 alle 15,00 - presso la Questura in Corso Garibaldi
Roma - dalle 10,00 alle 12,00 - presso la Questura in Via Genova, nel tratto tra Via di San Vitale e Via Piacenza
Taranto - dalle 12,00 alle 15,00 - presso la Questura in via Anfiteatro, 8 (Nota degli organizzatori: Purtroppo non siamo riusciti a fare la richiesta di autorizzazione nei tempi e quindi se saremo in numero elevato ci divideremmo in gruppetti di modo da evitare qualsiavoglia problema)
Terni - dalle 12,00 alle 15,00 - presso la Prefettura (ex Questura) in V.le della Stazione angolo P.zza Tacito
Torino - dalle 10,00 alle 15,00 - presso la Questura in Via Grattoni angolo Corso Vinzaglio

Fonte: "Io sto con Gioacchino Genchi"

lunedì 23 marzo 2009

Luigi De Magistris: chiarezza sui fondi europei

Alle Europee abbiamo un Difensore Eccellente... Chi meglio di Lui? Il Benvoluto da tutti.. : LUIGI DE MAGISTRIS .
Si presenta alle Europee..
Come faranno adesso che sarà Eletto come Deputato al Parlamento Europeo??
Ci lamentiamo del Problema Bullismo e non siamo in grado di vedere chi ci governa? Ma certo! il grande Bullo.. cominciamo da lui..
ciao a tutti
F

venerdì 27 febbraio 2009

Né destra né sinistra

proprio forte Antonino Di Pietro... e vai cosi'...

Le interviste del blog beppegrillo.it: Gioacchino Genchi

cio' che scotta .. verra' a galla...

mercoledì 25 febbraio 2009

41-LA TERZA VIA e LO SPACCO DEI PARTITI POLITICI

..una voce pura che parla agli italiani con il cuore..

sabato 21 febbraio 2009

lunedì 16 febbraio 2009

Marco Travaglio - La legge della Cosca

ma cosa sta succedendo?
Siamo certi di non essere cittadini di un paese totalitario??

giovedì 12 febbraio 2009

PROBLEMI DI FAMIGLIA: Qualcuno dice bugie

Veronica Berlusconi: quel mio dramma e la scelta di andare a votare

«Non ne ho discusso con mio marito, non conosco il suo pensiero. Proibire certe tecniche favorisce la fuga all’estero»

.

In quattro anni di governo, Silvio Berlusconi ha citato di rado le opinioni della moglie Veronica e ancor più raramente riferendone il punto di vista su questioni di coscienza o politiche. Conosce il tipo e sa di non farle cosa gradita. Ieri invece, a sorpresa, il Cavaliere ha alluso a presunte divergenze domestiche a proposito del referendum sulla procreazione assistita, fissato per il prossimo 12 giugno. «Sulla data, non fatemi litigare con mia moglie» ha confidato a qualche interlocutore e subito Volontè, dell’Udc, ha chiarito che la data del referendum non si cambierà, giammai: né per Pannella né per Veronica. Ignara di essere (quasi) al centro di un dibattito politico, Veronica Berlusconi lo scopre per via del cronista e, questa volta, non tace. Accetta l’intervista, forse, anche per una ragione molto personale, un ricordo tra i più dolorosi della sua vita, un evento di cui non ha voluto parlare neppure nel libro a lei dedicato. Negli anni Ottanta, prima che nascesse la primogenita Barbara, Veronica si sottopose a un aborto terapeutico rinunciando al figlio che lei e Silvio Berlusconi avevano voluto. Decise di non averlo perché quel bambino non sarebbe nato sano. Di quella scelta lontana, e di molte altre cose, dal rimpianto per non poter partecipare oggi ai funerali di Giovanni Paolo II alla sconfitta delle regionali, parla in quest’intervista.

Insomma, per via del referendum lei rischia un litigio in famiglia?

«L’ultima cosa che vorrei, in queste ore dedicate al ricordo del Papa, è innescare una polemica, pubblica o domestica. In realtà, non è che mio marito ed io abbiamo molto discusso dell’argomento referendum e neppure io conosco davvero il suo pensiero. Perciò, posso parlare di me, di quel che sto facendo per formarmi un’opinione. Certo, mio marito è davvero un tipo speciale: con quella battuta su Veronica testimonial mi fa quasi sentire una in gara a "dilettanti allo sbaraglio". Sul tema delle biotecnologie e della procreazione assistita dibattono da tempo personaggi ben più illuminati di me».

Andrà a votare il 12 giugno?

«Andrò a votare. Questo referendum affronta questioni su cui è doveroso formarsi un’opinione. Mi sembra quasi di essere tornata agli anni Settanta, quando il diritto all’aborto diventò un argomento di discussione quotidiana. In questo caso, la quantità e qualità dei temi da affrontare è ancora più impegnativa, non c’è solo la negazione della vita, ma anche la vita e la malattia. Come allora, ci sentiamo tutti un po’ impreparati. Negli anni Settanta, ricordo, la discussione sull’aborto ruppe quel muro di silenzio e di vergogna che opprimeva l’animo di una donna costretta a quella scelta. Nell’aborto non c’era soltanto il rischio di morire e la morte che dolorosamente si infliggeva, ma anche il silenzio, tremendo, che accompagnava la scelta e che veniva mantenuto: non si ama parlare di qualcosa che si è perduto».

Perciò, in che modo si sta formando un’opinione?

«Se si chiede a un cittadino di esprimersi su questi argomenti, credo che la prima, istintiva, reazione, sia di guardare alle proprie personali esperienze o di immedesimarsi in quelle degli altri. Per quanto mi riguarda, c’è un’esperienza personale che mi fa riflettere. Ho avuto un aborto terapeutico, molti anni fa. Al quinto mese di gravidanza ho saputo che il bambino che aspettavo era malformato e per i due mesi successivi ho cercato di capire, con l’aiuto dei medici, che cosa potevo fare, che cosa fosse più giusto fare. Al settimo mese di gravidanza sono dolorosamente arrivata alla conclusione di dover abortire. È stato un parto prematuro e una ferita che non si è rimarginata. Ancora oggi è doloroso condividere pubblicamente quell’esperienza, ma in un momento in cui tanti di noi si sentono immaturi, impreparati, rispetto alla conoscenza della legge 40, ai contenuti del referendum, ecco, sapere come andavano le cose venti o trenta anni fa, quando la scienza non era così avanti come oggi, potrebbe essere utile».

Come sa, la Chiesa suggerisce di astenersi dal voto nel giorno del referendum.

«Se da noi, in Italia, certe tecniche fossero proibite, si andrebbe all’estero e mi spaventa l’idea che altri Paesi, meno scrupolosi, potrebbero consentire qualsiasi cosa. Non andare a votare significa non voler affrontare il problema. Essere chiamati al voto, invece, impone di informarsi, magari in linea con le proprie convinzioni religiose, filosofiche o politiche. L’importante è non fingere che il problema non esista. Penso che in certe circostanze l’umanità debba sforzarsi».

Come guarda alle biotecnologie?

«Con speranza. Questo è fuori discussione. Ma siamo chiamati a rispondere a domande che riguardano la vita e la morte, la scienza corre veloce e per stare al passo occorre lavorare su noi stessi, darsi delle risposte».

A proposito di risposte. Ha visto quanta gente è calata su Roma dopo la morte di Giovanni Paolo II. È anche questo un modo di cercare risposte?

«Mi colpisce questa partecipazione fisica, questo desiderio di vicinanza, quasi un ultimo abbraccio. È un grande atto d’amore. Anch’io avrei voluto essere lì, in queste ore: mi è rimasta impressa la sofferenza del Papa degli ultimi anni, ogni volta che lo vedevo, in tv, sembrava quasi che il dolore fisico volesse negare lo spirito, che quel suo corpo malato gli impedisse di parlare, di esserci, lui che da giovane scriveva versi, che aveva fatto teatro. Invece, ogni volta, Giovanni Paolo II era più forte dell’impedimento. Ci ha insegnato a leggere il dolore in maniera diversa, ci ha mostrato che la forza può accompagnare il dolore».

Perché non sarà a Roma oggi?

«Mi è stato spiegato che la basilica di San Pietro era già stracolma, i posti per le delegazioni ufficiali già assegnati. Perciò seguirò, con partecipazione, da lontano come tanti fedeli».

Sono giorni intensi, sotto i più diversi aspetti. Anche la politica ha offerto grandi novità. Come si giudicano, da Macherio, le regionali di domenica scorsa?

«Silvio Berlusconi non era in campo, questa volta, non c’era la nave azzurra. La domanda da porsi, forse, è: le altre volte ha vinto lui o ha vinto il partito? e stavolta ha perso lui o il partito? Non ritengo che la sua parabola politica possa dirsi conclusa. Certo, ci sarebbe da chiedersi se sia davvero giusto che ogni volta un uomo debba vincere "da solo", senza la forza di un partito dietro».

A proposito di partito: come mai Barbara ha preferito non impegnarsi in Forza Italia?

«Barbara sta ancora cercando la sua identità e la sua strada attraverso lo studio. È in una fase in cui sta maturando la futura visione di se stessa e sta frequentando la facoltà di Filosofia dell’università del San Raffaele. Considero legittimo il suo desiderio di essere vicina al padre, le figlie vogliono sempre proteggere i padri, ma la politica può affascinare, e anche travolgere, una personalità ancora in formazione. Perciò condivido la sua scelta». L’intervista finirebbe qui, ma non per Veronica Berlusconi. «Posso chiederle una cortesia?» dice mentre stiamo per salutarci.

Prego.

«Se mio marito, in futuro, dovesse chiamarmi in causa per difendere la nuova Costituzione, la prego, non mi telefoni».

Maria Latella

08 aprile 2005

mercoledì 11 febbraio 2009

Stato di Diritto, addio

Antonio Di Pietro spiega come funzioneranno le nuove leggi per bloccare processi.

lunedì 9 febbraio 2009

Marco Travaglio - La terza repubblica di Berlusconi

come un delinquente puo' fottere 55.000.000 di italiani

sabato 7 febbraio 2009

Berlusconi spot svedese

INTEREESANTE PUBBLICITA'
In un mercato globale il caso del cittadino Silvio Berlusconi e della sua scalata al potere attraverso corruzioni, mi correggo, costruzioni, media, politica, capo assoluto, al di sopra dei giudici e del Presidente della Repubblica, al di sopra perfino della Costituzione...
Se non fossimo certi della sua integrità, umiltà e profonda saggezza, verrebbe da pensare che anche all'interno della Loggia (Massonica?) l'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri deve aver conosciuto parecchia gente, persone ben educate, per bene, s'intende.. Persone comunque meritevoli di aver fatto le scelte giuste negli ultimi 50, 100 anni e forse più anni che potremmo forse anche definire i progettisti e gli artefici del così detto "ANDAMENTO GLOBALE".
Adesso farà anche vedere, ci ha promesso, di come si governa un paese facendolo uscire dalla crisi.
Certo avrà una medicina per questa Italia malata.
Per poter andare più veloci ci sono due possibilità: o aumentare la potenza del motore o rendere il mezzo più leggero.
Nel campo dei mezzi se, supponiamo, ad un aeroplano, ad un'automobile togliamo peso, i benefici sono minimi ..
Se ne aumentiamo la potenza del motore si può avere un più sensibile miglioramento.
Nel caso della barca o della bicicletta invece, alleggerire non si può, mentre la potenza del motore ne aumenta notevolmente le prestazioni (non stiamo neanche prendendo in considerazione la materia della sicurezza.
Ad ogni buon conto il cittadino Berlusconi, diventato Presidente del Consiglio dei Ministri adotta un metodo del tutto nuovo.
Lui preferisce alleggerire, e così si sbarazza dell' Alitalia, un peso morto tra l'altro, che non conviene portarsi dietro...
Ma si, Italiani...... che c'e ne facciamo di una compagnia aerea??? A che serve???
Tanto più, la ha affidata ad amici, persone d fiducia, che certo faranno gli interessi degli Italiani..
Come fate a vederlo un uomo avido e senza scrupoli, proprio non lo capisco..
Vedrete che se il cittadino Silvio Berlusconi si mette in testa che vuole partecipare, non e' certo per far la parte dei gregari..
Lui innazitutto vuole partecipare per vincere, e poi anche per divertirsi.. com'è che non lo capite??
Quando si dice: "Il bello e' partecipare, non vincere" sarà pure vero, ma, se non si vince che divertimento c'è?
E se e' vero che si gioca per divertirsi, nel momento in cui vinci ti diverti.. e quindi...
Sembra un gioco di parole eppure nella testa di chiunque, potrebbe esserci questo pensiero...
Voi no? beh Silvio Berlusconi, si..
La Democrazia, anche la più creativa e disinvolta, non si contesta!1 Almeno finché l'artista non ha finito..
E che Cazzo!!

giovedì 5 febbraio 2009

martedì 27 gennaio 2009

IO SI

Bellissima iniziativa di quanti sanno e vogliono fare dichiarazioni che consentano ai giudici, ove ce ne fossero ancora di non asserviti al potere.
Possiamo farcela...  Questi cafoni al potere ci fanno vergognare con gli amici stranieri..  dobbiamo muoverci in tutte le direzioni, prima che la gabbia che ci stanno costruendo addosso non diventi troppo stretta...
FORZA RAGAZZI! L'ora e' vicina!

Marco Travaglio - Io so.

Una rivoluzione onesta si puo' , si deve.. L'Italia e' fatta di gente onesta. I veri Extracomunitari sono loro, i BOSS!!

lunedì 26 gennaio 2009

Ho aperto un blog e un canale Youtube.
SONO ANCORA IN EMBRIONE MA  SPERO BENE...
Entrambi si chiamano POLITICATTIVISSIMI (perche' gli attivi sono contro i cattivi..)
Perche' sono un fervente antipatizzante di Ghigno Belfurboni..  quello che si e' aperto un partito da solo, quello che ha una rete televisiva  illegale, quello che un colpo di stato gli farebbe comodo (ma lui non c'entra niente)..   Quello lì, insomma. 


 Quanto vorrai dare i tuoi utili consigli, contributi e aggiunte, sei sempre il benvenuto!
Ciao

domenica 25 gennaio 2009

Di Pietro infuriato, su De Magistris, a Porta a Porta

ANTONIO DI PIETRO SI INFURIA CONTRO VESPA E SECONDO MOLTI HA RAGIONE

sabato 24 gennaio 2009

P O L I T I C A T T I V I S S I M I
  ATTIVISSIMI IN POLITICA CONTRO I CATTIVISSIMI